Ad un mese dal rilascio del suo terzo singolo I Giorni Passano, estratto dall’album “Non lo so” (clicca qui per leggere un’articolo a riguardo), ecco un’intervista a Davide Mossa, in arte River.
Il disco è stato reso disponibile in free download ed è scaricabile alla fine di questo articolo.
Buona lettura e buon ascolto!
1. Ciao River, come hai iniziato a fare musica e come è nata questa tua passione?
Ho iniziato a scrivere i primi testi nel 2009, sono stato condizionato molto da mio fratello maggiore che mi ha fatto conoscere il rap, con i Sottotono, gli Articolo 31, gli Entroterra e tanti altri. Qui è inziata la mia passione, i primi live affiancato da mio fratello Simox e le prime sfide di freestyle. Ho scritto il primo testo per una ragazza, e da li ho iniziato a scrivere frequentemente su tutto ciò che mi capitava.
2. Quale genere musicale ti rappresenta meglio?
Il genere musicale che mi rappresenta meglio è il rap sentimentale, quello che racconta una storia vera, infatti quando scrivo parlo sempre di me, delle mie storie e dei miei problemi. Certe volte preferisco scrivere per sfogarmi anzichè parlare con un amico!
3. Hai qualche artista particolare da cui trai ispirazione o che prendi come punto di riferimento?
Non ho un artista preferito, mi sono formato da solo senza farmi condizionare tanto da nessuno, ho il mio modo di scrivere, la mia voce e il mio stile, solo io conosco il valore di ciò che scrivo. Gli artisti che ascolto di più sono rapper veri, che raccontano qualcosa di sensato, in particolare Dydo degli Huga Flame e Rayden dei One mic.
4. Chi vorresti sfidare a colpi di freestyle?
Da quando ho iniziato a scrivere mi sono accorto di saper improvvisare rime sul momento, mi esercito sempre, sopratutto da solo e quando c’è la possibilità salgo sopra il palco a fare freestyle! Il mio sogno più grande per quanto riguarda il freestyle appunto è sfidare Tormento, Mistaman, Rayden e Ensi. Per me loro sono tra i migliori in Italia.
5. Come vedi la musica rap/hip hop italiana di questi tempi: meglio questa o quella degli anni novanta?
A parer mio la musica rap italiana sta facendo passi da gigante, ma reputo veri rapper solo 4 o 5. Io ascolto solo rap Italiano e sicuramente i rapper che ricordiamo degli anni 90 meritavano davvero, non adesso che in radio o in tv sentiamo e vediamo artisti improponibili!
6. Il disco deve essere stato creato dopo tante fatiche, tante prove e dopo una certa esperienza maturata nel corso di questi ultimi tempi. E’ sicuramente un primo traguardo personale, ma anche un punto di partenza per tanto altro. Cosa ti proponi per il futuro?
Il disco è stato creato con tante fatiche, sentimenti e tanto lavoro. Aver fatto un disco a 19 anni è un sogno per me, è una soddisfazione che prova solo chi l’ha fatto, soprattutto quando lo vedi e lo ascolti per la prima volta, io per esempio stavo tremando per l’emozione. È un punto di partenza, ho un po’ più di esperienza rispetto all’inizio e adesso ho già scritto e chiuso il disco nuovo che uscirà sicuramente entro la fine di quest’anno.
7. Parlaci un po’ del tuo disco.
Come ho già detto il disco è stato realizzato con tanta fatica, tante emozioni e tanti sacrifici. Si intitola “Non lo so” parla di me, delle mie numerose indecisoni, delle mie storie passate e della mia forza nell’affrontare i problemi. Insomma è una parte di me. Chi mi conosce sa che ho un carattere particolare, un po’ scontroso e forte ma altrettanto debole, chi ha ascoltato il disco più o meno si è fatto un’ idea di come sono, essendo un cd molto personale.
8. Non credi ci siano troppi artisti creati a tavolino dalle case discografiche?
Penso che ci siano molti “artisti” che vengono lanciati nella scena e stanno li a sparare due rime per intrattenimento, che dicono falsità sulla loro persona e che lanciano un messaggio sbagliato. Ma io non do peso a questi mezzi artisti, nel mio piccolo faccio il mio e mi prendo le mie soddisfazioni, scrivendo storie vere.
9. Cosa ascolti ultimamente?
Ultimamente ascolto un po’ tutto il rap Italiano in generale, come sempre d’altronde. In particolare ascolto il disco dei One mic “Commerciale”. Anche se è uscito da un po’ di tempo rimane il mio preferito!
10. Oltre alla musica, che hobby hai?
Oltre la musica la mia passione è il calcio, infatti il mio ruolo è il portiere dall’età di 5 anni. È un’ emozione unica e riesco sempre a sfogarmi in campo. Anche nel calcio mi sto prendendo le mie soddisfazioni
11. Passiamo ora ai ringraziamenti, chi vorresti ringraziare?
In primis vorrei ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre dato la forza per non mollare e andare avanti, la mia fidanzata e tutti i miei amici che mi hanno aiutato nella realizzazione di questo progetto, in particolare Nea, Nigel, Rain man, Kenji e Orlyman.
Il secondo va a tutte le persone che credono in me e nella mia musica. Grazie per tutto!
Non lo so in free download
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